Sei una Scimmia: Psicoanalisi e il Rifiuto dell’Alterità

Sei una Scimmia Psicoanalisi e il Rifiuto dell'Alterità

Sei una Scimmia! Psicoanalisi e il Rifiuto dell’Alterità

Una donna urla dal palco: “Sei una scimmia!” Cosa porta una persona a lasciarsi trascinare dalla passione del momento?

Per Spinoza, noi umani siamo schiavi delle affezioni del corpo, e questa dimensione la tocchiamo con mano, non solo, ma principalmente quando assistiamo al movimento delle masse e al fanatismo che annulla la singolarità.

Psicoanalisi e Sbordamenti Immaginari

Da inizio a fine, nel suo capolavoro Psicologia delle masse e analisi dell’io, Freud ci mostra questa dimensione reale della passione, che produce sbordamenti immaginari che sanguinano l’Altro.

La sensibilità e la dignità di una ragazza sportiva di 19 anni, e di riflesso della massa indignata per questo atto razzista, sono state ferite.

Non C’è Negazione nell’Inconscio

“Sei una scimmia!” Era questa donna in mala fede? I passionali direbbero di sì, i logici anche! Proprio perché ciò che conta è la responsabilità che il soggetto è chiamato ad assumersi, principalmente per quello che nelle sue azioni egli ignora.

Non c’è negazione nell’inconscio per Freud, proprio per questo l’affermazione della donna: “Non era detto per il senso del razzismo” diventa: “Era detto per il senso del razzismo”. C’è sempre un granello di verità inconscia negli atti aggressivi e violenti che mettiamo in atto.

Borges e il Cinismo

In queste forme di passione, c’è in gioco, per Borges, un meccanismo cinico, che è quello che mira a dire la verità, sempre, come se essa fosse semplice da dire!

Quando invece quello che scopriamo in fondo è l’orrore che essa cela, come si vede in Amletto, il quale ha pagato il prezzo di questa scoperta strappandosi gli occhi.

Il Rifiuto dell’Alterità: Freud, Lacan e Fanpage

Il video commento su Fanpage di Saverio Tommasi su questo caso di indignazione sociale, si chiude con un invito alla riflessione su due significanti: civile e incivile. Infatti, lui dice che ci sono i civili e gli incivili, mettendo chiaramente la donna nella seconda categoria.

Ci sono allora i civili e gli incivili, il cui peso viene misurato sulla bilancia del controllo delle proprie passioni. O per dirla con Freud e Lacan, con l’aver fatto l’esperienza della castrazione.

Sii Padrone di Te Stesso

Vindica te Tebi: “Sii padrone di te stesso”, dice il proverbio latino. Ed è proprio in questo punto del dominio delle proprie passioni, non totale, poiché un resto rimane sempre, che assistiamo alla divisione dei civili e degli incivili.

“Sei una scimmia!” Ora si tratta per chi ha partorito questo significante di fare i conti con la vergogna sulla scena pubblica.

La Vergogna come Freno al Cinismo

Quando il cinismo annulla la vergogna, tocchiamo con mano il nostro lato più disumano, più sadico, che si materializza nel rifiuto dell’alterità dell’Altro.

Anche per questo la formula del razzismo, per Lacan, la troviamo nel rifiuto del godimento dell’Altro, mentre la vergogna si colloca tra le formazioni dell’inconscio.

Umanizzare la Punizione

“Sei una scimmia!” Bisogna proteggere il soggetto dall’imperativo egoico che questo significante trasmette, con un NO.

E per questo bisogna contestualizzare, proprio per non alimentare una punizione feroce, ma per invitare la persona a introdurre nella sua vita mentale il freno, il limite, come segno di rispetto verso l’Altro.

Per Concludere

Ci sono le scimmie e ci siamo noi: zoon logon echon, animali razionali per Aristotele. Ognuno degno di rispetto per la propria alterità. Perché è proprio questa diversità a fare del mondo bello perché colorato.

Dr. Edison Palomino
Psicologo Psicoterapeuta Psicoanalista
A Milano
www.dredisonpalomino.it

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